venerdì 31 dicembre 2010

i consigli per capodanno!

Consigli per un veglione senza errori: Niente giovanilismi e alle due tutti a casa
Bob ton e dintorni. Mai rifiutare un assaggio di zampone, anche se si è vegetariani

Finché si va a casa di amici, per una serata prevedibile ma rassicurante, non ci sono problemi. Se l'invito è invece meno usuale, con scarsa conoscenza reciproca, scatta la complicanza. Sarà una casa dove è di rigore la discrezione assoluta o a un certo punto si fa il trenino? «Bisogna far funzionare le antenne, capire con chi si ha a che fare, non prendere rischi inutili e stare attenti a non fare errori marchiani. Così tutto filerà liscio». Parola di Beppe Modenese, l'uomo che ha inventato negli anni 70 le sfilate di moda a Milano, ma anche bon vivant che ha attraversato svariati, non ama dire quanti, capodanni a diverse latitudini e con le più diverse compagnie. Qualche esempio?
«Ne ricordo uno sulla spiaggia di Rio durante una stupenda festa popolare e altri nella casa veneziana di Evelina Shapira a brindare con i principi di Kent o nella residenza romana di Irene Galitzine, accanto a quel fenomenale parlatore dell'avvocato Agnelli».

Con Modenese, famoso pure per le camicie a righe e le calze rosso cardinale (le compra nei negozi fornitori del Vaticano), non si può che cominciare dall'abbigliamento, soprattutto se l'invito per Capodanno non dà indicazioni. Sdrammatizzante-giovanilistico o da alta serata di gala? «Tenersi nel mezzo è sempre saggio. Per lui un vestito scuro, camicia bianca o azzurra, cravatta. Per lei abito elegante ma semplice, impreziosito da collana e orecchini. Esagerare con gioielli o bigiotteria è di pessimo gusto. Gli uomini? Basta l'orologio e magari i gemelli ai polsi. Braccialetti? No, per carità».

Sistemato il guardaroba, bisogna pensare alla conversazione: liscia, gasata o bagatelle? Partiamo da due certezze pericolose: parlare di politica, foriera in questi tempi di tensioni resistenti perfino allo stappo di champagne e propinare barzellette: due voci spesso concatenate, come sappiamo. «Per il resto, stare un po' sul generico, sorridendo. Mai fare nomi, nè formulare giudizi sugli invitati o sfoggiare troppi riferimenti culturali: il miglior modo per non sbagliare la serata. Altro errore è esagerare con domande esplicite o fatti troppo personali».

C'è una serata di Capodanno in cui a un certo punto non compaiano zampone e lenticchie? Difficile. Se non sopportate il maiale e maldigerite le lenticchie peggio per voi. Non è l'occasione per fare i delicati o gli schifiltosi: la padrona di casa resterebbe profondamente delusa. Ed è banale addurre scuse di una più o meno vera militanza vegetariana. «Basta un assaggio, mica c'è bisogno di abbuffarsi. Magari si può compensare l'equilibrio perso abbondando con l'uva, che non può mancare mai nell'ultima cena dell'anno».

A proposito di tradizione, c'è un altro classico praticato, quello di indossare un capo d'abbigliamento nuovo, tanto meglio se rosso. Non è quindi una buona idea sparare qualche tirata anti-consumistica irridendo i seguaci di questa filosofia. «Anche perché tutti sappiamo che spesso il nuovo sta nell'abbigliamento intimo-sexy delle signore. Dunque un campo dove la gaffe può provocare danni seri anche se non dichiarati».

A prescindere da che cosa prevalga in simili serate, divertimento, noia o più probabilmente la fatica immane di evitare sguardi severi, a un certo punto bisognerà affrontare il problema del commiato. Svignarsela con sollievo a mezzanotte e un quarto o tenere botta fino al brindisi delle quattro di mattina? «Buona regola è congedarsi al massimo alle due, anche se i ritmi restano vivaci. I padroni provano sempre a trattenere ma non si sa se per convinzione o gentilezza. L'ultimo atto? Un mazzo di fiori o un altro pensiero alla padrona di casa qualche giorno dopo, con parole di ringraziamento». Dopo di che, per un altro anno siamo finalmente a posto.

Gian Luigi Paracchini (corriere.it)

martedì 21 dicembre 2010

tutto l'amore che ho

questa è una piccola dedica personale, nello spazio della musica de "ilDPT"

mercoledì 15 dicembre 2010

vecchi spot

un tempo, gli spot erano tutt'altra cosa!
e senza dover andare troppo lontano (giusto 7 annetti fa), troviamo già un piccolo capolavoro firmato algida.
una piccola storia, che in 30 secondi ci dice tutto: come avrebbero fatto senza cornetto a far sbocciare l'amore, quando anche il fato gli era avverso?
..adesso negli spot vediamo solo troie (ma che palle sta belen dappertutto!!!) e finte offerte..
per fortuna il buon youtube ci riesce sempre a regalare qualche perla dal passato, e quindi ecco qui il bellissimo spot dell'algida citato poco fa!

martedì 7 dicembre 2010

..fixed adventures..

..ovvero avventure a tempo determinato..
ciò che ogni giorno, dal mattino alla sera, viviamo noi giovani d'oggi.
dal 13 dicembre inizio la mia nuova "fixed adventure", mentre da oggi (si, anche se siamo durante il ponte di sant'ambrogio qui a milano!) serena è impegnata in un ufficio a pochi passi da casa mia..
a me scadrà il contratto intorno a metà marzo, a lei a inizio febbraio. probabilità di proroghe, conferme o assunzioni dirette praticamente nulle.
probabilità di creare qualcosa di concreto assieme praticamente nulle.
il problema di questo momento (ma anche degli ultimi 10 anni!) del mondo del lavoro è che con contratti a termine si rimane sempre a vivere in casa dei genitori, perché come cazzo ti paghi un affitto se poi rischi di stare senza lavoro per diversi mesi? e con contratti di collaborazione non vedrai mai l'età pensionistica, perché finché non ti pagano i contributi ma gli anni passano, se a 80 anni avrai la pensione sarà una vittoria!
e allora cosa fare?
quando iniziai ad avvicinarmi al mondo del lavoro, con lavoretti inutili ma all'epoca comodi (i soldi servon sempre!) pensavo che dando il massimo, facendomi un culo così, dimostrando di essere trai migliori e non lamentandomi mai, un po' di strada l'avrei fatta!
tutte balle!
ci siamo spezzati in tanti la schiena su scrivanie piene di pratiche da sistemare entro fine giornata (magari con straordinari non pagati!) e il risultato è sempre stato lo stesso: un arrivederci e grazie! quando si parla di "indeterminato" costiamo troppo.
soprattutto nell'ultima esperienza lavorativa c'ho davvero dato dentro, c'ho messo l'anima.. ma quando è arrivato il momento di rinnovare il contratto, me la son presa in quel posto dal "boss" che mi ha offerto la metà di quello che prendevo fino a quel momento (infarcendo il tutto di fantomatiche promesse sul "ma poi ritorneremo come prima").. e per una volta son riuscito a dire di NO, che non ci stavo più, che non ero solo al servizio degli altri ma anche di me stesso e della mia causa!
a breve, fra meno di una settimana, si ricomincia.
nuovo ufficio, nuove facce, nuove mansioni.
chissà che prima o poi si riesca a far proprio qualcosa.
purtroppo, vedendo soprattutto l'esperienze di che mi sta attorno, mi vien solo da pensare di NO.

domenica 5 dicembre 2010

mercoledì 1 dicembre 2010

Punition Kolektive - M.A.R.S.E.I.L.L.E

essenziale la partecipazione di tale Lady K, che ci fa lo spelling della città più bella del mondo!
io amo marsiglia, e non mi vergogno affatto! una via di mezzo tra genova e napoli (genova per il mare, napoli per la spazzatura..) con in più la mitica bouillabaisse à volonté!
questa canzone è un po' goliardica, ma mi è già entrata in circolo! buon ascolto insomma!



per chi non sa il francese, eccovi il testo!

Essaie pas de tester
Le cosinus de mon groove
La circonférence de mes propos
Pythagore, Thalès, tous unis d'une manière adjacente
N'oublie pas ici tous les angles sont trois
Un genoux à terre sur la Canebière,
Quadrilatère,
Il est temps de résoudre l'équation
Règle de trois c'est la hala, 2x + 6,
2x + 6, c'est pour le pastis

[Refrain]
Marseille, M-A-R-S-E-I-L-L-E
Nos amis nos amours nos bagnoles,
Fernandel, les sardines, Marcel Pagnol
Marseille, M-A-R-S-E-I-L-L-E
A 2h30 de Paris en TGV,
Bouillabaisse et Pain-Bagnat à volonté

Pi, 3-14-1-1-6,
Bouge du Rhônes 13 pour mes complices,
Syndiqués, FCPE, représente le CE
Clic-clic, j'sors le stylo à bille,
Clic-clic, c'est un contrôle surprise mais,
Faut-il que je le ( ? ) , pour le triangle rectangle,
Le carré de l'hypoténuse est égal à la somme des deux autres côtés au carré

[Refrain]

Coup de sifflet, en position, tenez vous prêts, pour les tractions,
( ? ) Moulard, bague à diamant,
Je suis le prof d'EPS, tout le monde il serre les fesses,
Sur mon adida il y a la tâche de pipi,
Mon sac dima est toujours bien rempli,
Hou hou, c'est le cours de gymnastique
Hou hou, je suis en forme olympique

superG - episodio 28