mercoledì 15 giugno 2011

..nubi di ieri sul nostro domani odierno..

..oramai ero un abitudinario, nel vero senso della parola..
sveglia alle 7.15, lettura di rivista sul trono in bagno, doccia, latte scaldato mentro mi vestivo in fretta, colazione con 4 pandistelle eppoi via in ufficio fino alle 18, metropolitana, attraversamento del parco e di nuovo a casa.. c'è chi dice che questa è la vita, non se ne scappa!..
..però una barca si stanca a svernare nel solito porto per mesi interi, e anche se appena fuori c'è sempre brutto tempo, o "overcast" per i più tecnici, ecco che allora la barca ha bisogno di nuovi venti, di nuove onde, di nuovi spruzzi di sale sulle vele..
..dare le dimissioni non è mai stato facile, soprattutto per chi come me vuole tenere sempre buoni rapporti con i datori di lavoro (le porte, come si dice, è meglio che rimangano sempre aperte!) ma probabilmente continuando così non sarei riuscito a vivere come ho sempre sognato: libero!..
..ma che sia chiaro: non libero dagli impegni e dai doveri, di cui mi faccio sempre il mio buon carico, ma libero di pensieri e sensi di colpa.. purtroppo ci sono ancora molti lavori in cui i soldi sono l'unico fine, e la legalità o anche la sola soddisfazione del cliente non interessano a questi "signori" del bello&cattivotempo..
..e allora eccomi qua, a dover ricominciare di nuovo tutto da capo, a dover rivendere la mia immagine manco fosse un quadro antico a chi di arte non capisce nulla, a sperare che la firma sia su qualcosa di serio, e non sul solito strappo di carta riciclata, in questo continuo riciclare personale senza motivi apparenti, almeno per noi salariati..
..eccomi qua, a non sapere che ne sarà di me da qui a fra due settimane, senza possibilità di fare i miei adorati programmi che mi fanno sentire rilassato, con tutto sotto controllo..
..eccomi qua a sperare che uscire dal porto voglia anche dire tante altre cose, soprattutto avvicinarsi alla realizzazione del mio sogno..