venerdì 27 agosto 2010

toglietemi tutto, ma non i miei myth!

da corriere.it

La madre butta via i Gundam
Lui (ormai trentenne) incendia la casa

Ai giudici ha spiegato: «Volevo morire con i miei robot»

TOKYO - Ha dato fuoco alla casa perché la madre aveva buttato i suoi robot. È successo in Giappone, Kasai, nella zona centro-occidentale dell'isola, e non si tratta di un baby-piromane, ma di un uomo di 30 anni infuriato perché la madre aveva rimosso circa 300 riproduzioni in miniatura di Gundam, protagonista di una serie di cartoni animati cult negli anni '70, dagli scaffali della stanzetta.
SUICIDIO - L'incendiario ha spiegato di aver in «questo modo «cercato la morte» insieme ai modellini. Secondo quanto emerso nel processo a suo carico, l'uomo è accusato di aver sparso olio per la stufa nella sua stanza, e aver intenzionalmente appiccato il fuoco con un accendino riducendo in cenere l'intera casa, divisa su due piani, nell'agosto dello scorso anno. La madre, tuttavia, non si era disfatta dei robot, ma li aveva riposti facendo le pulizie della stanza. L'accusato ha spiegato il folle gesto adducendo sentimenti di «rabbia verso la famiglia» per non essere stato compreso. «I modellini erano parte del mio corpo e della mia anima - ha dichiarato tra lo sconcerto generale -. Quando li guardavo, sentivo tornare la forza necessaria per recarmi al lavoro il giorno seguente, indipendentemente da quanto fossero onerose le mie mansioni».

lunedì 23 agosto 2010

rientro al solito tran tran

mancano piu di 330 giorni alla prossima estate.
sarà dura, ma resisterò!
queste due settimane in provenza sono andate molto bene e seppure sempre in tenda a parte una parentesi in hotel a marsiglia, sono riuscite ad essere anche all'insegna della comodità e della spensieratezza.
la provenza, e la camargue soprattutto, sono uno spettacolo di natura e di vivacità, di ottimi cibi e di odori dimenticati.
guardare in alto la notte e riscoprire la volta celeste attorniati dal "canto" delle cicale non ha avuto prezzo.
bouillabasse e gardianne non hanno avuto rivali sui tavoli, rispettivamente di pesce e carne.
per non parlare della romana arles, della multietnica marsiglia e della leggendaria saintes-marie, oltre che dei precipizi del verdon. posti imparagonabili.
la prima tappa, a giens, ci ha regalato una spiaggia idimenticabile, da cartolina, e un po' di riposo dai mesi di duro lavoro.
ci siamo poi spostati a marsiglia dove in un paio di giorni siamo riusciti a visitare l'intera città, compreso il "panier", quartiere antico di marsiglia che, cito la lonely planet, è la ''Montmartre di Marsiglia''.
terza tappa, la piu lunga, in camargue. tenda fissata per 6 notti nel nulla assoluto e mille gite alla scoperta della vera natura. indimenticabile la passeggiata ornitologica, piu dimenticabile invece la gita in barca. senza dimenticare le vertigini sul tetto della chiesa di saintes-maries (da fare!il paesino è stupendo) e le serate ad aigues-mortes (che alla fine s'è scoperto non essere "tutto finto", ma bensì un vero e proprio borgo medievale rimasto intatto!).
ultima tappa il verdon, con base tenda tra moustiers e st croix, in mezzo a una base militare probabilmente di origini aliene (sarà stato questo il motivo per cui era l'unico camping libero in tutta la valle?!?), al profumo di lavanda e a dell'acqua incredibilmente cristallina.
ma come tutti i sogni, si deve tornare alla realtà. e dopo due settimane di verde e relax, rieccoci nella grigia milano, in questo perpetuo, monotono, tran tran del vivere quotidiano che ci accompagnerà fino alla prossima estate.