domenica 31 ottobre 2010

lunedì 25 ottobre 2010

ciao ciao walkman!

dopo più di trent'anni di produzione e stra-onorato servizio, la sony ha smesso di produrre i walkman.
il motivo probabilmente sarà che c'è già chi, leggendo questo post, si chiede che sia un walkman. sinceramente non sto qui a spiegarlo, ma ammetto che un po' incredulo sono rimasto di fronte a questa notizia trovata su corriere.it. incredulo perchè pensavo che già da un po' avessero smesso di produrre lettori di nastri magnetici portatili, visto che prima i dvd portatili, poi i lettori mp3, avevano conquistato il mercato. e invece è stato solo verso l'aprile del 2010 che un ultimo, affezionato, cliente ha comprato un walkman.
tutti l'abbiamo più o meno avuto uno di questi aggeggi! se solo la sony ne ha venditi più di 200 milioni, sommandoci tutte le altre aziende che l'hanno scopiazzato arriveremo almeno a mezzo miliardo.
le cassette non le usa più nessuno (forse io e la mia ragazza siamo davvero rimasti gli unici, visto che le usiamo in auto!) ed è anche giusto in tempi di crisi economica globale eliminare un prodotto dal mercato, se non viene più venduto.
in trent'anni sono stati fatti passi da gigante, è innegabile. e la mia generazione ha avuto la fortuna di vivere appieno il boom dello sviluppo tecnologico. e poter dire di aver usato sia un Commodore che un iPad.

ah, pure io avevo un bellissimo walkman nero!

lunedì 18 ottobre 2010

"devi dire in tv che io non c’entro"

ilDPT non è un angolo dove ho preso posizioni su temi seri. ma è certo che quando mi indigno, due parole devo scriverle per forza.
tutti sappiamo (impossibile non esserne a conoscenza) del tragico epilogo della scomparsa di sarah scazzi, e di come le indagini hanno portato a chiudere il cerchio attorno allo zio michele e alla cugina sabrina, al momento additati come i colpevoli dell'omicidio.
ma questa è un'altra storia. oserei dire "una delle tante" storie di violenza e crudeltà che colpiscono il nostro paese e che anche all'estero non mancano. purtroppo l'uomo è prima di tutto un animale, e in certi soggetti il lato "bestiale" non si è assopito.
ciò di cui vorrei parlare qui, è come l'aspetto mediatico sia diventato essenziale nello sviluppo di una inchiesta. qualunque essa sia.
perchè evidentemente è diventato essenziale prima di tutto farsi amare dal pubblico, colpevoli o innocenti che si possa essere, e in questo sabrina misseri s'è dimostrata essere anni luce avanti rispetto pure a tanti cronisti (o presunti tali, vedi barbara d'urso), costruendosi nel mese prima dell'arresto del padre una maschera di perfezione tra lacrime, versione dei fatti, e occhi da cerbiattina. poi dopo l'arresto del padre, i toni alti, i vari "ora deve pagare" e quant'altro, il tutto intervallato da interviste assieme agli amici in cui cercava di mettere in bocca agli altri gli orari e i fatti che più le facevano comodo. sempre in tv, sempra davanti a centinaia di migliaia (o milioni) di italiani che volevano farsi un'idea di quanto stava accadendo, senza rendersi conto di come venivano presi in giro, da una ragazzina che pensava di essere più furba di tutti. perchè sapeva come porsi davanti alla telecamera.
personalmente, tra le tante cose uscite nelle ultime ore, una mi ha molto colpito: un sms che sabrina invia a mariangela, la sua oramai ex-miglioreamica:
"devi dire in tv che io non c’entro"
perchè, evidentemente, per sabrina non conta il parere di un giudice, di una ricostruzione dei ris dopo autopsia e rilievi sugli oggetti, delle indagini di polizia e carabinieri: secondo lei importa ciò che uno dice in televisione, agli italiani, per scagionarsi.
e purtroppo è così.
non per tutti però.

martedì 5 ottobre 2010