lunedì 28 maggio 2007

Langherans - Proemio

LANGHERANS

Le straordinarie e inenarrabili avventure di cavalieri e dame, elfi e nani, dei e fagiani, draghi e marrani dell'isola di Langherans!!

autore: Luca Filippo Bartolotta




PROEMIO

In una terra sperduta e assai distante,
Viveva un uomo dall’aspetto incurante.
Con losche magie ed infiniti conti,
Usava trarre a sé i nagheronti.

Quest’uomo oscuro e senza rispetto
Aveva un demone dentro il suo petto
Tutti sapevano che fosse malvagio,
Infatti nessuno si sentiva a suo agio..

Un castello volante era il suo regno,
Toglieva la vita senza ritegno!
Ma contro il demonio di oggi e di ieri,
Si scagliavano invano i gran cavalieri.

Nell’isolotto di Langherans erravano vani,
Tenendo una spada fra le loro mani.
Oltre ad organizzare spedizioni punitive,
Solevano banchettar su entrambe le rive.

Forse una sola cosa ho trascurato,
Dei grandissimi re non vi ho ancora parlato.
Ma a questo dilemma porrò soluzione,
Affrontando le avventure del re Baucilione!

Ora vi lascio alla splendida storia,
Senza privarvi della sua immensa gloria.
Godetevi orsù queste vicende,
si alza il sipario, si apron le tende..

domenica 27 maggio 2007

parcheggi

poi le donne si offendono se ci sono degli stereotipi sulle loro grandi doti da parcheggiatrici





certo che però anche i vecchietti..



ma anche i ventenni hanno i loro problemi:

giovedì 24 maggio 2007

campioni!

grande serata di sport ieri!
grazie ancora alla stefina e al biondo per aver alleviato la sofferenza durante la gara!
e a chi poi abbiamo incontrato in duomo! (luca e la cla soprattutto!)
peccato per chi, invece, in una sera di festa é cmq riuscita a rendersi ridicola..
qua sotto ecco alcuni video e foto fatte ieri col cellulare.. qualità bassissima, me spiase..

degenero in duomo:


oi ooi oi oi oi oi oi pippo inzaghi segna per noi!


funerale al liverpool








mercoledì 23 maggio 2007

mi manca quando..

..passavamo le ore a parlare di tutto quello che sembra importante, finché non scopri le ragazze..
"secondo voi.. paperino é un papero, topolino é un topo, pluto é un cane.. ma cos'é pippo?"
"se dovessi mangiare una cosa sola per tutta la vita?"
"canditi! semplice: ciliegie candite! senza alcun dubbio!"
"pippo é un cane, non può essere altro che un cane!"
"non puo essere un cane: guida la macchina e porta il berretto.."
"certo! é un vero mistero! ma che cavolo sarà pippo?"

martedì 15 maggio 2007

promemoria

tirami uno schiaffo, prima che ti sorpassi a sinistra per poi non farmi più sentire.

pensiero durante un acquazzone primaverile

lunedì 14 maggio 2007

estate 2007 - dov'é la sicilia?

siccome alcuni mi hanno giustamente chiesto dove si trova la sicilia, siccome non ci sono mai stati, e siccome nelle foto per ora pubblicate si vede l'isola da sola, senza una contestualizzazione sul mappamondo, qua di seguito troverete una cartina che vi toglierà ogni dubbio!


sabato 12 maggio 2007

si gioca!


ragazzi é ufficiale! giovedì 15 maggio alle 21 entreremo in campo!

dopo 5 mesi di stop forzato causa ginocchio, e un lungo e difficile periodo di fisioterapia, rieccomi sui campi!

e cosa c'é di meglio che farsi una bella partita con gli amici?!?





ecco la lista dei convocati:

Alessio "Biondo" (che forse non potrà esserci)
Riccardo "Tropa" (dal circolo bocciofilo)
Luca "Mosca" (il difensore)
Michele "Parla" (l'ala piu veloce del west)
Alessandro "Bubu" (l'interditore)
Andrea "Stopa" (lazzaro)
Niccolò "Niki" (il fantasista)
Luca "Barto" (il cecchino)
e altri due "special guest"

i ritrovi:
alle 20:50 al solito ritrovo al leone
alle 21:10 al tcb Barona, in via ovada

fatemi sapere! ciau!

venerdì 11 maggio 2007

quando al sabato si andava al cinema

andare al cinema al sabato sera é usanza abbastanza diffusa trai milanesi di tutte le età. pure per noi c'era stato un periodo in cui, magari pure al pomeriggio, ci si trovava al cinema a vedersi un film piu o meno stupido. cinquemila lire e passavi un pomeriggio piacevole, con magari gelato o panzerotto da luini all'uscita dall'odeon.
le cose però sono cambiate.
purtroppo.
sabato sera butta pioggia e vado fuori con due amiche. per non stare in giro a piedi decidiamo di rifugiarci in un cinema, multisala perché non sappiamo ancora cosa vedere. si va al bicocca.
iniziano i problemi:
l'uci cinema della bicocca é cmq lontanuccio. partiamo da dietro la bovisa alle 21:40 circa. in più arrivvati ci troviamo in mezzo a una coda per il parcheggio improponibile. o tutta milano ha scelto di andare lì in serata, oppure c'é un problema nello smistamento del traffico. con una manovra un po' del cazzo taglio dentro in contromano, e lascio l'auto alla cazzo dove manco si potrebbe parcheggiare. totale: 15 min per andare, 20 min per parcheggiare. non male. sono le 22:10
le scale mobili causa troppo lavoro mal pagato fanno sciopero.
la coda alle casse sembra quella al milan point prima della semifinale di coppa. prendiamo i volantini coi film in sala e ci mettiamo in coda
i volantini sono però incomprensibili. fasce orarie poco chiare, uno talmente vecchio che vedeva in proiezione ancora "titanic"
scegliamo di vedere Number23. inizio film ore 22:45. il biglietto lo facciamo alle 22:43 (tutti trafelati)
entriamo in sala alle 22:47.
alle 23:15 inizia il film (ne hanno fatta un po' di pubblicità, eh?)
iintervallo alle 00:00, tagliando il film in un punto di suspance. manco la rai in anni dii programmazione era riuscita a rovinarmi così un momento di un film con la pubblicità.
il film finisce all' una di notte circa.
usciamo dalla sala con l'idea di farci una birra ma di aperto troviamo solo un barettino che fa caffé strani e te li caga a 2 €..
un po' di coda per uscire, riaccompagno le ragazze a casa dietro la bovisa, e intornno alle 2:00 sono a casa.

una sola la cosa chiara della serata: MAI più al bicocca village.

giovedì 10 maggio 2007

fine dei giochi. (l'amore su internet)

qualche settimana fa la ste mi ha invitato a partecipare alla "vita" di un sito.
facebox, altresì conosciuto come netlog.
di siti come questo ce ne sono a migliaia. tu carichi qualche tua foto, la gente ha un motore di ricerca che in base ai dati personali ti puo trovare (per regione, età, stato amoroso), commenta le tue foto, ti scrive messaggi privati, firma il tuo guestbook, ti inserisce tra gli amici e un sacco di cosettine sfiziose di sto tipo.
é pieno di ragazzi e ragazze di tutte le età, sembianze fisiche (alcune mooolto carine) e provenienza.
a me queste community ammetto incuriosiscono molto, e una sera mi sn fatto un giretto a spulciare alcuni profili di ragazze lombarde "single in cerca" (potevo mettere la ricerca per le "appuntamento ma interessato" ma mi pareva troppo per un primo approcio alle utenti del sito).
a parte l'aver trovato parecchie persone che conosco pure nella vita reale, ce n'erano un casino che non conoscevo. alcune davvero notevoli.
cosa che non sapevo é che quando passi su un profilo, lasci una traccia, e la gente puo vedere chi é passato a vederla. un suicidio.
dopo quella sera non ho aperto il sito per un paio di giorrni, e quando l'ho riaperto mi son trovato nella casella dei messaggi privati alcune frasi di ragazze (sconosciute) di cui avvevoo vvisitato il profilo.
senza troppi scrupoli queste ti dicevano "sei carino" "ti va di conoscerci?" "ripassa da me, ho messo una fotina sexy" e via dicendo.
ho risposto solo a una, cn cui poi pian piano mi sn pure scambiato l'account messenger, e ci sentiamo.
la cosa da suidicio é che ho iniziato a pormi domande, a cercare di capire il ragionamento che c'é dietro questo flirtare via internet. giudichi una persona solo per 4-5 foto, ci parli un po', e puoi decidere se ti piace o meno? carico una foto con me sugli sci. basta per invitarmi a sciare assieme? che ne sai di come scio? e di come sono in compagnia?
io sono all'antica. mi piace conoscere le ragazze per caso. mi piacciono gli appuntamenti dove arrossisci per una frase buttata lì, le passeggiate al parco a prendersi il gelato, e l'emozione del primo bacio sotto il portone di casa.
che gusto c'é a conoscersi prima, magari così tanto da desiderare già di baciare una persona appena la si vede? per poi doversi magarii disilludere al primo incontro, ma farmi lo stesso perché "oramai" era tutto programmato?
internet sta uccidendo l'amore.

domenica 6 maggio 2007

il caso zanfretta

Era il 6 dicembre 1978. Ore 23.30, l’allora ventiseienne metronotte Fortunato Zanfretta stava facendo il solito sopralluogo notturno delle villette di Marzano di Torriglia (Ge). Avvicinandosi alla villa “Casa Nostra” si accorse di quattro luci in lontananza all’interno della proprietà così si fece coraggio ed entrò. Seguì le lontane luci girare l’angolo della casa, poi qualcosa lo urtò facendolo cadere a terra. Quando si voltò, rimase senza parole. Di fronte a lui vi era un essere alto circa tre metri, «da far accapponare la pelle», come lui stesso affermò. Aveva la pelle scura e squamosa, apparentemente senza indumenti, senza capelli e con due grandi occhi triangolari giallognoli. Aveva degli aculei aguzzi ai lati del capo e delle vene sporgenti che trasparivano sulla sommità, entro cui si vedeva scorrere il loro sangue. Al posto della bocca, una rete e otto dita terminanti con delle ventose per ogni mano. Ai piedi, delle dita acuminate. In preda al panico, Zanfretta si rialzò e, preso da un sano istinto, iniziò a correre verso il cancello della villa, dove aveva lasciato la sua auto. Mentre correva, si voltò un istante, giusto il tempo di vedere un oggetto luminoso di forma triangolare schizzare su nel cielo ad una velocità inverosimile.
Dall’altra parte, i suoi colleghi della centrale di Genova sentirono la sua voce tremante alla radio ripetere solamente «…..non sono uomini, non sono uomini…..». Dopo circa un’ora giunsero sul posto e trovarono Zanfretta riverso a terra, a circa 80 metri dalla sua auto, in stato di shock. Ripeteva “Li ho visti… li ho visti!”. Quella notte, vennero segnalati alcuni avvistamenti Ufo in quella stessa zona. Ben 52 testimoni avvistarono un oggetto luminoso sopra Torriglia. Ciò avvalorò la testimonianza del pover’uomo. Tuttavia, non servì a molto, dato che in molti gli consigliarono di accertare il suo stato mentale. Il 27 dicembre alle ore 23.46 accadde ancora qualcosa di simile. Zanfretta era in auto e stava nuovamente facendo il suo giro d’ispezione, quando venne avvolto da una strana nebbia. L’auto iniziò ad andare da sola e ad acquistare velocità. L’uomo verrà ritrovato, poco distante dalla sua auto, tra i cespugli. La vettura, sul ciglio di una scarpata, con le lamiere roventi, pur essendo inverno. Vicino a lui vennero trovate delle impronte lunghe 50 cm e larghe 20 e, lì vicino, una circonferenza di vegetazione sradicata e bruciata larga circa tre metri. Zanfretta, sottoposto ad ipnosi regressiva ed al siero della verità, raccontò di essere stato prelevato da strani esseri per essere sottoposto, come una cavia da laboratorio, a delle analisi anatomiche all’interno del loro veivolo. La sua speranza di vedere conclusa questa triste esperienza venne meno, quando il 30 luglio 1979 la storia si ripeté. In tutto, Zanfretta subì ben 11 incontri con questi esseri. L’ultimo dei quali l’8 agosto del 1981. Se le prime volte provava una naturale paura, ormai dopo diversi incontri, imparò ad accettare la cosa con una certa rassegnazione. In uno di questi incontri, ebbe addirittura il coraggio di avvicinarsi ad uno di loro per spingerlo. Le sue mani toccarono il corpo dell’essere che, al tatto, sembrò essere duro e ruvido, tuttavia, non si mosse nemmeno di un centimetro, pur essendo stato spinto con forza dal metronotte. Zanfretta, in questi ventisette anni, è stato sottoposto ad ogni genere di analisi psicofisica, le quali non hanno fatto altro che confermare la sua integrità mentale. Ciò di cui è stato testimone sembrerebbe proprio realmente accaduto. Questi esseri iniziarono a comunicare telepaticamente con lui, gli dissero di essere i Dargos e di provenire da Titania, nella terza galassia. Alla fin dei conti si dimostrarono sempre pacifici; se avessero voluto fargli del male, l’avrebbero già fatto.
Poi, gli diedero, in un’occasione, una scatola di circa 60 cm di lato, contenente una sfera, contenente a sua volta, una piramide, che avrebbe dovuto consegnare per loro conto ad un noto ufologo il quale, però, morì prematuramente. Così, il misterioso oggetto venne deposto in un luogo di massima sicurezza per essere visitato, almeno da due volte al mese, solamente da Zanfretta. Solo a lui è permesso avvicinarsi alla scatola. Gli basta porre la mano su questa per vederla aprirsi e funzionare. La piramide all’interno della sfera incomincia a roteare vorticosamente e ad emettere luce. Dopo circa un’ora, tutto ritorna come prima, la scatola si richiude e Zanfretta se ne ritorna a casa. In un’occasione, durante il funzionamento di questa, partì un forte raggio luminoso e si udì un lamento. Zanfretta si voltò e vide per terra il corpo di un coniglio che si era infiltrato in quel luogo segreto senza invito. O meglio, di quel povero animale ne rimaneva solo metà. L’altra metà era divenuta un blocco di ghiaccio. Zanfretta raccolse il corpo e trovò un ufologo a cui farlo analizzare. Finalmente l’avrebbero creduto!
Questa, da sempre, era la sua speranza, essere creduto! Da tempo, era alla ricerca di una prova da mostrare alle autorità. Infatti, più di una volta aveva provato a fotografare la scatola, ma non era mai riuscito nel suo intento. Nelle foto venivano impresse solo cinque piccole luci, nient’altro. Tuttavia, quando telefonò allo studioso per conoscere l’esito delle analisi, si sentì rispondere che non esisteva nessuna persona con quel nome. Quell’ufologo sembrava scomparso nel nulla, come se non fosse mai esistito! In molti, più di una volta, chiesero a Zanfretta di poter vedere la scatola, ma egli negò sempre una tale possibilità, in quanto sicuro che sarebbe potuta succedere la stessa cosa accaduta all’inconsapevole coniglio e avrebbe evitato di avere sulla coscienza anche solamente l’anima di quel povero animale, se avesse potuto. Fortunato Zanfretta ora, a distanza di una trentina d’anni da quel 6 dicembre, è un uomo che ha perso molto, proprio in seguito a questa storia. “Se potessi tornare indietro, penso proprio che mi terrei tutto per me… ho passato un brutto trentennio”. Questo è il pensiero di Zanfretta, espresso il 22 gennaio 2005 in una conferenza a Seregno (Mi). “Ormai non mi interessa più se mi dite che non mi credete… per me non cambia nulla.” In molti hanno creduto nella sua infermità mentale. Ha rischiato di perdere il lavoro, ha perso la sua famiglia e la felicità propria di una persona dalla vita normale, comune. “Racconto queste cose solamente perché credo che la gente debba sapere, conoscere la verità… ma non mi piace stare qui, non mi piace essere intervistato.” Zanfretta non cerca il successo, non l’ha mai cercato. Il suo desiderio è sempre stato quello di trovare la verità e di farla vedere agli altri. Chissà se un giorno il suo mistero verrà risolto. Per il momento, continuiamo a farci domande e diciamo grazie ad un uomo che a sacrificato parte della sua vita per la verità.
GIORGIO PASTORE

venerdì 4 maggio 2007

certe serate

questi sono i risultati di certe serate in cui ti prendi bene!
nel primo video si possono apprezzare tre bellissime ragazze, le famose "occhi di gatto"..
nel secondo troverete un bellissimo canto popolare siciliano, "viri cà muori", che vi dirà un sacco di verità!