lunedì 18 ottobre 2010

"devi dire in tv che io non c’entro"

ilDPT non è un angolo dove ho preso posizioni su temi seri. ma è certo che quando mi indigno, due parole devo scriverle per forza.
tutti sappiamo (impossibile non esserne a conoscenza) del tragico epilogo della scomparsa di sarah scazzi, e di come le indagini hanno portato a chiudere il cerchio attorno allo zio michele e alla cugina sabrina, al momento additati come i colpevoli dell'omicidio.
ma questa è un'altra storia. oserei dire "una delle tante" storie di violenza e crudeltà che colpiscono il nostro paese e che anche all'estero non mancano. purtroppo l'uomo è prima di tutto un animale, e in certi soggetti il lato "bestiale" non si è assopito.
ciò di cui vorrei parlare qui, è come l'aspetto mediatico sia diventato essenziale nello sviluppo di una inchiesta. qualunque essa sia.
perchè evidentemente è diventato essenziale prima di tutto farsi amare dal pubblico, colpevoli o innocenti che si possa essere, e in questo sabrina misseri s'è dimostrata essere anni luce avanti rispetto pure a tanti cronisti (o presunti tali, vedi barbara d'urso), costruendosi nel mese prima dell'arresto del padre una maschera di perfezione tra lacrime, versione dei fatti, e occhi da cerbiattina. poi dopo l'arresto del padre, i toni alti, i vari "ora deve pagare" e quant'altro, il tutto intervallato da interviste assieme agli amici in cui cercava di mettere in bocca agli altri gli orari e i fatti che più le facevano comodo. sempre in tv, sempra davanti a centinaia di migliaia (o milioni) di italiani che volevano farsi un'idea di quanto stava accadendo, senza rendersi conto di come venivano presi in giro, da una ragazzina che pensava di essere più furba di tutti. perchè sapeva come porsi davanti alla telecamera.
personalmente, tra le tante cose uscite nelle ultime ore, una mi ha molto colpito: un sms che sabrina invia a mariangela, la sua oramai ex-miglioreamica:
"devi dire in tv che io non c’entro"
perchè, evidentemente, per sabrina non conta il parere di un giudice, di una ricostruzione dei ris dopo autopsia e rilievi sugli oggetti, delle indagini di polizia e carabinieri: secondo lei importa ciò che uno dice in televisione, agli italiani, per scagionarsi.
e purtroppo è così.
non per tutti però.

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