mercoledì 29 agosto 2007

Langherans - Capitolo XI

LANGHERANS

Le straordinarie e inenarrabili avventure di cavalieri e dame, elfi e nani, dei e fagiani, draghi e marrani dell'isola di Langherans!!

autore: Luca Filippo Bartolotta


CAPITOLO 11

RIASSUNTO: gli uomini arrivano al roseto dei buffoni, patria del paggio Chiaramello. Qui vengono accolti dallo strano popolo che offre loro un concerto di liuti.

Attraversano il fiume grazie ad un ponte,
costruito con i denti di un nobile conte.
Bartolotta è primo, seguito dal paggio;
dietro il mago e l’orco discuton sul viaggio.

Insieme si trovano a metà del ponte
Quando improvvisamente questo si sgretola di sua sponte.
Stanno cadendo verso le acque del fiume
Ma il mago si salva in un vortice di piume.

L’orco Aimetti balza e si fa grande come un’onda
Perno sul nagheronte si trova sull’altra sponda.
Bartolotta precipita nel vuoto senza rete
Ma sguaina la spada e la incaglia nella parete.

Chiaramello ormai, quasi nelle acque,
si ricordò del liuto ed un’idea gli nacque.
Strappa le corde al liuto con vigore,
le lancia aggrappandosi ad una pianta di more.

Il mago con una magia i due fa levitare
E dall’altra parte del fiume li fa ritornare.
Stanchi ed afflitti per la brutta avventura
S’incamminano al roseto senza cavalcatura.

“questa è la mia patria” sbottò Chiaramello
“qui quando piove ci vuole l’ombrello.
Vive la mia gente stirpe di buffoni,
un giorno me n andai, ne avevo pieni i coglioni!”

rose giganti tutt’intorno a loro
la gente li accoglie con uno splendido coro.
Il buffone più anziano già si avvicina
Eseguendo del circo ogni disciplina.

All’interno delle rose vi eran le case,
ognuna contenente un’assurda frase.
Una di queste in particolare
Diceva così:”andate a cagare!”

All’imbrunir della sera s’intraprende una festa,
davanti ad un piatto di squisita minestra.
L’orco Aimetti scontento di ciò
Borbottò sottovoce: “la minestra, no.”

Bartolotta si avvicina con in mano una balestra
“mi hai rotto le palle, mangia sta minestra!”
per la prima volta l’orco assaggiò
né restò assai felice e tre piatti ne pigliò.

“ora ho capito il senso della vita,
cospargerò di minestra le mie dieci dita”
durante la festa avvenne un misfatto,
un concerto di liuti dai buffoni fu fatto.

I nostri trovarono lo spettacolo assai bello
E portarono in trionfo Matteo Chiaramello.
“il nostro parente da noi è tornato,
festeggiamo mangiando del vitello tonnato”