
Tre, il terzo numero della saga che vede protagonista l’orco più amato del grande schermo.
Tre, i compagni che ha in questa nuova avventura (oltre ai collaudati Ciuchino e Gatto con gli stivali, si aggiungerà Arthur, il giovane erede al trono di Molto Molto Lontano, che Shrek andrà a prelevare al “college” per fargli assolvere i compiti di sovrano).
E Tre, i bebè (orchi) che Fiona dà alla luce.
Un solo rivale, Azzurro, il quale tenta in tutti i modi, spesso al limite del ridicolo, di usurpare la corona per governare il regno in assenza dell’orco.
Attorno a questi tre (appunto) semplici nuclei narrativi ruota l’atteso terzo episodio, prodotto, come gli antecedenti, dalla Dreamworks.
Per un’ora e mezza il film gioca all’accumulo con lo spettatore che, di non troppe pretese conoscendo già gli attori dello schermo, si fa trascinare in questo viaggio: ecco che tornano i dolci occhi sornioni di Gatto con gli stivali, le sceme battute di Ciuchino ( “questi hanno un piano-forte!” ed entrano i cattivi, guidati da Capitan Uncino, trascinando lo strumento musicale), le belle (ma oche -e non oRche!-) principesse amiche di Fiona (la più simpatica tra tutte Bella Addormentata, almeno lei fa ridere solo collassando in un profondo sonno) e, ovviamente, le gaffes di Shrek su tutti i fronti (l’affondamento della nave appena varata con il solo lancio della bottiglia inaugurale vince su tutte).
Piacevole novità l’introduzione di Mago Merlino, in versione fricchettone-sballato-new age, che darà una mano, non senza creare qualche pasticcio, a Shrek & C. nel ritorno a casa.
A sostenere l’esile trama contribuisce molto la dimensione psicologica data al protagonista, che si sente talmente tanto orco da risultare inadatto per essere un bravo padre (oltre che, spaventato dalle responsabilità che ne deriveranno).
Ma alla fine del film, quando Molto Molto Lontano ha trovato il suo nuovo re in Arthur, Fiona e Shrek fanno ritorno alla palude e l’orchessa dà alla luce tre gemelli (due maschietti e una femminuccia), anche papà orco è pronto ad assolvere i suoi doveri e, tra un bagno nel fango e la preparazione di pappette verdi (proprio come i suoi piccoli), la famiglia di Shrek è pronta a vivere il proprio “Per sempre felici e contenti”.
Voto: 7/10
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1 commento:
secondo me 7/10 é un voto un po' altino.. però il film faceva ridere parecchio e questo é l'importante :D
ho notato le solite (forse troppe) citazioni da favole che, a mio avviso, oramai in pochi conosciamo ancora, a favore della mia teoria che shrek é un cartone per adulti.
oltre al fatto che i bambini seduti davanti a noi si erano messi a chiedere ai genitori il senso di alcune cose, il che la dice lunga.
spesso mi sentivo disadattato mentre ridevo da solo :P
bella recensione!
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