LANGHERANS
Le straordinarie e inenarrabili avventure di cavalieri e dame, elfi e nani, dei e fagiani, draghi e marrani dell'isola di Langherans!!autore: Luca Filippo Bartolotta
Capitolo 2
RIASSUNTO: inno alla musa più ode all’isolotto di langherans.
O musa dagli occhi blu
Senza le trecce la stessa non sei più!!
Aiutami a narrar dell’Arcistrauno l’ira funesta..
E del nano Bardac la squisita minestra.
Raccontami di langherans i luoghi fatati,
Le verdi pianure e i boschi incantati.
L’isolotto di langherans è colpito su tutti i lati
Da onde impetuose e venti isolati.
Sulla parte orientale c’è un grande castello,
Del re Baucilione è il regno più bello
Tutt’intorno vi è uno strano villaggio
Le case costruite con legno di faggio.
Gli abitanti lavorano nelle campagne
La sera poi tornano e mangian lasagne!
Sai verso nord sorge un boschetto,
Dove si trova uno strano nanetto.
Vi parlo di stoikan e di Bardac il nano,
L’unico nano che mangia fagiano.
A occidente anni fa una catena è nata.
Le montagne di langherans dalla punta innevata.
Dentro a queste vi è un sottopassaggio
Inaugurato da Wallace nel mese di maggio
Tra le montagne e il villaggio vi è poi una radura,
I nagheronti lo sanno, lì mangian verdura.
Vai un po’ più a sud e vedrai un altro bosco,
È il covo degli orchi: è un posto losco!!
L’orco Aimetti è il capo supremo,
Mangia come un maiale ma non è tanto scemo!
La pianura e il bosco son separati,
Da un fiume tranquillo, vien dai monti innevati.
Alla foce di questo vi è un grosso scoglio
Sotto il quale c’è un fondale spoglio.
Gli abissi di langherans sono chiamati,
Dal drago cuna sono abitati.
Se oltre il castello attraversi il ponte,
Il roseto dei buffoni troverai di fronte.
Se a sud dei monti lo sguardo porgi,
La fossa dei penitenti da lontano scorgi.
Qui è finita la gente più grama,
Cavalieri, maghi, imperatori di fama.
Nella parte più a nord di Spaturnola è il villaggio,
Dove si raccoglie il grano di maggio.
Attraversa poi la palude stigia,
Per trovarti innanzi la torre della cupidigia.
Qui abita mastro Piramidal,
Che per lunghi anni è rimasto tale e qual!
La sua faccia non è sinonimo di bellezza,
Il suo volto è coperto dai segni della giovinezza!!
Oltre la palude a meridione puoi trovar una cascata,
Che per uno strano mistero, di Wilbur è chiamata!
Questa separa due villaggi grigi,
Accecati dall’odio e da mille litigi.
Come gli ateniesi con gli spartani,
Combattono a cannonate gli elfi coi nani!
Mentre la torre dell’Arcistrauno si avvicina,
Nella reggia del grande saggio la lasagna si cucina